Dettagli evento
Date: Aprile 6, 2024
Location: Fortezza di Montepulciano
Address: Montepulciano

Marco Coltellini 1724-2024 da Montepulciano all’Europa

Convegno Internazionale nel terzo centenario della nascita. Montepulciano, Fortezza, 6-7 aprile 2024

Marco Coltellini è stato un editore e intellettuale toscano d’avanguardia, nato nel 1724 a Montepulciano, al quale la città poliziana ha deciso di dedicare una serie di iniziative per studiarne la figura di assoluto interesse, nel corso del 2024, anno in cui cade il suo trecentennale.

 


Venerdì 5 aprile, ore 11:00 – Aula Magna dei Licei Poliziani “Marco Coltellini, da Montepulciano all’Europa” Conferenza di Lucio Tufano riservata agli studenti in collaborazione con i Licei Poliziani.


Sabato 6 aprile

ore 10:00 Saluti istituzionali

Introduzione ai lavori

PRIMA SESSIONE • Presiede FEDERICO MARRI

DUCCIO PASQUI (già Biblioteca Comunale di Montepulciano) – I Coltellini di Montepulciano

SUSANNA CORRIERI (Scuole Europee – UE Bruxelles) – Tra libertà e censura: pubblicazione e diffusione di libri proibiti nella Livorno del Settecento. Il caso della stamperia di Marco Coltellini

GIULIA GIOVANI (Università di Siena) – Venere e le altre. I libretti di Coltellini per Livorno e Firenze

ore 15:30

SECONDA SESSIONE • Presiede ANNA LAURA BELLINA

LUCIO TUFANO (Università di Palermo) – Coltellini al servizio della corte viennese: i testi e il contesto

MICHELE CABRINI (Hunter College – The City University of New York) – Textual Manipulation and Dramaturgy in Il Telemaco by Coltellini-Gluck

INGRID SCHRAFFL (Alban Berg Stiftung Wien) – Theatralpoet a Vienna: Coltellini come ‘accomodatore’ di libretti di opera buffa

HELENA KAZÁROVÁ (Academy of Performing Arts in Prague) – «È colpa la pietà?». Coltellini in service of Prince Joseph Adam of Schwarzenberg

Domenica 7 aprile

ore 09:30

TERZA SESSIONE • Presiede LUCIO TUFANO

TATIANA KORNEEVA (Norwegian University of Science and Technology) – I libretti di Coltellini nei teatri imperiali di Caterina II

LORENZO MATTEI (Università di Bari “Aldo Moro”) – Coltellini e la tragedia per musica. Tradizione classica e nuova sensibilità

FRANCESCO PAOLO RUSSO (Conservatorio “O. Respighi” di Latina) – Il congedo da Caterina II: Lucinda e Armidoro per la musica di Paisiello (1777)

PAOLO DE MATTEIS (Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia) – I drammi di Coltellini nel tardo Settecento: revisioni e convenzioni drammaturgico-formali

Discussione e conclusioni

Comitato scientifico
ANNA LAURA BELLINA, ELEONORA CONTUCCI, FEDERICO MARRI, LUCIO TUFANO

Scarica il programma in formato pdf: PIEGHEVOLE convegnoCOLTELLINI

 


 

I RELATORI

primo piano bellina

ANNA LAURA BELLINA, diplomata in pianoforte e in clavicembalo, si è laureata in lettere all’Università di Padova. Dal 1972 è stata assistente incaricata a Ca’ Foscari per un breve periodo ma dal 1974 è sempre rimasta nell’ateneo patavino come borsista, contrattista, ricercatore, professore associato e infine ordinario. Si occupa di drammaturgia e di filologia musicale, applicate all’opera italiana in generale e veneziana in particolare. Ha pubblicato una storia del dramma veneziano per musica dalle origini all’Ottocento (con Bruno Brizi e Thomas Walker, 1983-1986) e quella del teatro La Fenice (con Maria Ida Biggi e Michele Girardi, 2003). Ha curato l’edizione critica e commentata delle prose teatrali di Ranieri Calzabigi (1994) e dei testi di Metastasio (2002-2004). Ha scritto fra l’altro saggi sullo spettacolo cinquecentesco e secentesco, su Vivaldi compositore e impresario, sulle cantate di Pergolesi. In memoria di Gino Gorini, del quale ha avuto la fortuna di essere allieva al conservatorio di Venezia, ha compilato il catalogo delle composizioni. Dal 1998 coordina un team che applica la tecnologia informatica allo studio e all’edizione critica dell’opera italiana. I risultati, pubblicati online, sono corredati dal motore di ricerca, dal lessico, dall’indice dei nomi, dal database dei manoscritti musicali superstiti e da sofisticati supporti informatici, sviluppati in collaborazione con Luigi Tessarolo, fra cui il programma Synopsis che fornisce la collazione automatica dei testimoni (www.progettometastasio.it, www.carlogoldoni.it, www.librettodopera.it, www.variantiallopera.it, www.apostolozeno.it).

 

primo piano CabriniMICHELE CABRINI è professore associato di musicologia presso lo Hunter College – The City University of New York. È specializzato nello studio della musica vocale in Francia tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, in particolare dell’intersezione tra espressione musicale, arti visive e letteratura. Ha pubblicato articoli sul «Journal of Musicology», «Early Music», «Eighteenth-Century Music» e «Music & Letters». Attualmente sta lavorando a un libro sull’impatto strutturale del mito sulle opere di Jean-Baptiste Lully e Philippe Quinault.

 

primo piano eleonora contucciELEONORA CONTUCCI, soprano. Ancora bambina ha cantato nella prima del Pollicino di Henze al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Crescendo all’interno di questa realtà si è avvicinata a diversi generi artistici sotto la guida di personaggi come Marcel Marceau e ha preso parte a numerose produzioni del Cantiere. Iniziato lo studio del Canto Lirico con Maria Vittoria Romano, si è diplomata sotto la guida di Nicoletta Panni. Ha frequentato masterclass con Alfredo Kraus, Renata Scotto e Julia Hamari e con Hervé Niquet sulla vocalità barocca. Ha cantato nelle più importanti Stagioni Liriche italiane ed estere: tra i molti titoli si ricordano Nozze di Figaro con Mehta a Firenze, Amadigi di Händel con Alessandrini al San Carlo, a Roma e al Festival di Beaune, La Favorite a Genova con Riccardo Frizza, L’incoronazione di Poppea con Alessandrini a Salamanca e a Beaune, L’elisir d’amore a Firenze con Campanella, Orfeo alla Scala con Alessandrini e la regia di Bob Wilson. Fra i suoi impegni più recenti, L’elisir d’amore a Modena, Reggio Emilia e Parma, Gianni Schicchi a Parma, Pollicino di Henze e Il mondo alla rovescia di Salieri al Cantiere di Montepulciano, Elektra al Comunale di Bologna. Molto attiva anche in campo concertistico sinfonico e cameristico, ha cantato con direttori come Albrecht, Bolton, De Bernart, Mazzola, Piovano, Stenz e Tate, ha collaborato con prestigiosi ensemble e orchestre come “Concerto Italiano”, “Sentieri Selvaggi”, la “Lautten Compagney” di Berlino, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra di Padova e del Veneto, e ha preso parte a numerose Liederabend con artisti come Malcolm Bilson al fortepiano. Fra i suoi impegni più recenti, recital per la Scarlatti di Napoli e l’Accademia Filarmonica Romana, concerti con la Lautten Compagney di Berlino per la Chigiana a Siena e l’Amiata Piano Festival, lo Stabat Mater di Dvořák al Teatro Bellini di Catania e la Messa dell’incoronazione di Mozart con l’Orchestra Sinfonica Siciliana. La Brilliant ha pubblicato due suoi CD con i Lieder di Burgmüller e la prima registrazione mondiale dei Lieder di Staehle. Nel 2015 ha dato vita al Festival di Pasqua a Montepulciano (www.festivaldipasqua.it), di cui è direttore artistico. È docente di canto lirico presso il Conservatorio di Bolzano.

 

SUSANNA CORRIERI è nata a Livorno e ha compiuto gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Per molti anni docente di lettere in vari istituti secondari di secondo grado, è poi passata ad insegnare presso la Scuola Europea di Lussemburgo con la funzione di  coordinatrice di materie letterarie nonché rappresentante nazionale della sezione italiana. A conclusione del suo mandato è stata nominata “docente esperta e commissaria” presso l’Unione Europea e tutt’oggi continua ad avere questo ruolo. Intensa l’attività di ricerca e numerose le pubblicazioni e le partecipazioni a convegni di interesse storico soprattutto legati al mondo della stampa e dell’editoria.

 

primo piano de matteisPAOLO DE MATTEIS si è laureato in Discipline della Musica nell’Università di Bologna. Ha pubblicato una monografia dal titolo Musica e gesto nel teatro mozartiano: le didascalie musicali nelle «Nozze di Figaro» (LIM, 2020), tratta dal suo lavoro di tesi magistrale. Si è addottorato all’Università di Udine con una tesi sulle origini della “solita forma” ottocentesca, indagando in particolare la genesi del tempo di mezzo nel rondò vocale tardo-settecentesco; la dissertazione ha vinto il premio “Tesi rossiniane” ed è stata pubblicata di recente nell’omonima collana della Fondazione Rossini con il titolo Tempi di mezzo. La drammatizzazione dell’aria nell’opera seria (1770-1813). Attualmente insegna Storia della Musica presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia.

 

primo piano Giulia GiovaniGIULIA GIOVANI è professoressa associata di Musicologia e Storia della musica presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena dal 2021. Ha svolto progetti di ricerca per conto dell’Université de Fribourg, della Hochschule der Künste di Berna, dell’Istituto Storico Germanico di Roma, della Fondazione Giorgio Cini di Venezia-Istituto Italiano Antonio Vivaldi. Dal 2017 è (inaspettatamente) direttrice del Centro Studi Fabrizio De André dell’Università di Siena. Negli anni, ha dato alle stampe edizioni critiche e saggi nell’ambito della cantata italiana, della storia dell’editoria musicale e del collezionismo. Tra le sue monografie più recenti vi sono «Col suggello delle pubbliche stampe». Storia editoriale della cantata da camera (2017), Tra Napoli e Parigi: storie di una migrazione libraria (2021) e Giacomo Antonio Perti: corrispondenze dall’Europa (2023), quest’ultima in collaborazione con Francesco Lora.

 

primo piano karazova

Portrét na počkání

HELENA KAZÁROVÁ è ricercatrice e storica, coreografa, specialista del gesto barocco e regista d’opera del XVIII secolo. Si specializza sulla cultura teatrale dei secoli passati sia sul piano pratico (ricostruzione e rivitalizzazione delle danze a partire dalla notazione scritta e grafica, coreografia e cultura del movimento del periodo prescelto, attività pedagogica) che teorico (è autrice dei libri Barokní taneční formy/ Forme di danza barocca/, AMU 2005, 2019, Barokní balet ve střední Evropě/Baroque Ballet in Central Europe, AMU 2008 e The Beauty of Dance in Time/Krása tance v čase, 2021). Dedica la sua attività di ricerca soprattutto al teatro e alla cultura della musica e della danza delle famiglie nobili (Schwarzenberg a Český Krumlov (Repubblica Ceca) e Vienna (Austria) e altri. Ha collaborato con molti teatri ed ensemble in vari spettacoli d’epoca e ha creato e ricostruito molti Danze barocche per vari importanti festival musicali, ha creato coreografie per molte opere e ha elaborato anche la gestualità barocca con i cantanti e alcune delle opere che ha anche diretto.Nel 1997 ha fondato la compagnia di danza d’epoca Hartig Ensemble.È professoressa all’Accademia Helena Kazárová lavora spesso anche con il cinema e la TV come coach e consulente esperta di movimenti storici e coreografa (An Interlude in Prague, dir. John Stephenson, Stilking Films, BBC 2 / Redgrave Pictures; Rolando Meets Don Giovanni con Rolando Villazon, regia di Guy Evans; Le cacciatrici di gonne di Jiří Menzel; This Hot Summer in Marienbad di Milan Cieslar; Bathory di Juraj Jakubisko ecc.). Più recentemente ha collaborato con Robert Dornhelm nella quinta parte del film TV Maria Theresia (2021) e con Leonora Lonsdale e Olly Blackburn nella serie Dangerous Liasons (Starz, 2022).

 

TATIANA KORNEEVA, autrice di monografie e numerosi saggi sul teatro e sull’opera tra Sei e Settecento, è attualmente ricercatrice presso la Norwegian University of Science and Technology. Campi privilegiati della sua indagine sono la storia dello spettacolo dal Rinascimento al diciottesimo secolo e la circolazione del teatro italiano in Europa centrale e in Russia. Tra le sue pubblicazioni più recenti: To the Court of the Tsarinas and Back Again: Italian Performers’ Itineraries, Careers, and Networks across Europe (Berlin, De Gryuter, 2023), The Dramaturgy of the Spectator: Italian Theatre and the Public Sphere (1600-1800) (Toronto, Toronto UP, 2019) e i volumi collettanei Mapping Artistic Networks: Eighteenth-Century Italian Theatre and Opera Across Europe (Turnhout, Brepols, 2022) e Le voci arcane. Palcoscenici del potere nel teatro e nell’opera (Roma, Carocci, 2018).

 

primo piano marriFEDERICO MARRI, laureato in filosofia all’Università di Bologna e in pianoforte al Conservatorio di Milano, è stato prima bibliotecario del Conservatorio di Sassari e poi docente di Storia della musica e bibliotecario dell’Istituto musicale “P. Mascagni” di Livorno fino al 2017. La sua attività musicologica si è concentrata sull’opera italiana e sulla musica violinistica italiana del Settecento. È stato direttore scientifico del progetto “Poeti e musicisti livornesi tra Settecento e Ottocento” (Istituto “Mascagni” di Livorno), nel cui ambito ha organizzato a Livorno i seguenti convegni: “La figura e l’opera di Ranieri de’ Calzabigi” (1987); “Giovanni De Gamerra” (1993); “Pietro Nardini violinista e compositore” (1994); “Ranieri Calzabigi tra Vienna e Napoli” (1996). È stato membro del comitato scientifico delle collane “Studi musicali toscani” (Università di Pisa) e “I libretti di Giovanni De Gamerra” (Università di Padova). Nel 2022, nel terzo centenario della nascita di Pietro Nardini, ha organizzato a Livorno un festival dedicato al musicista e ha fatto parte del comitato scientifico del convegno svoltosi a Roma (Fondazione Teatro Palladium). Tra le sue pubblicazioni, oltre alla curatela degli atti dei convegni su Calzabigi e Nardini, scritti su Giovanni De Gamerra (“Studi musicali”, 2000-2001) e il catalogo tematico dell’opera di Pietro Nardini, in collaborazione con Marie Rouquié (Treviso, Diastema, 2017).

 

PRIMO PIANO LORENZO MATTEILORENZO MATTEI, diplomato in pianoforte a Firenze e addottorato alla Sapienza di Roma, è professore associato di Storia della musica presso l’Università di Bari, dove presiede alle attività del coro e dell’orchestra di Ateneo. Dal 2007 è direttore artistico del Giovanni Paisiello Festival di Taranto. Si occupa in particolare del melodramma settecentesco che ha approfondito con libri e articoli di rilevanza internazionale. Di Jommelli ha curato l’edizione critica della Didone abbandonata nella versione di Stoccarda (Pisa, ETS) e di Paisiello l’anastatica dei Giuochi d’Agrigento (Milano, Ricordi); ha pubblicato di recente, per Le Monnier, Storia del melodramma. Da Euridice a Turandot. È critico musicale del magazine GBOpera e svolge consulenze musicologiche per vari enti lirici e case discografiche.

 

primo piano duccio pasquiDUCCIO PASQUI, laureato all’Università di Siena, è stato Bibliotecario e infine Direttore della Biblioteca Comunale e Archivio Storico “Piero Calamandrei” di Montepulciano, fino al suo pensionamento. Durante questo periodo, oltre ad aver conseguito il diploma di Archivista presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Perugia ed un Master in Libro Antico presso l’allora Centro Interdipartimentale per il Libro antico (CISLAB) dell’Università di Siena, si è occupato di ricerche storiche e relative pubblicazioni sul territorio di Montepulciano e dintorni, attività che continua tuttora,  collaborando con la locale Società Storica si cui è socio fondatore.

 

primo piano francesco paolo russoFRANCESCO PAOLO RUSSO si è formato presso la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia (Cremona) dove ha frequentato i corsi di Dottorato di ricerca in Filologia musicale, con una tesi sull’edizione critica dell’opera Il barbiere di Siviglia di G. Paisiello poi pubblicata nella collana “Concentus musicus” dell’Istituto Storico Germanico di Roma dalla casa editrice Laaber Verlag (2001). Ha condotto studi sul repertorio operistico e sull’analisi delle teorie e delle forme del dramma musicale italiano dei secoli XVIII e XIX e sulla recezione dell’opera italiana all’estero nel corso del XVIII secolo, in particolare a Vienna e a S. Pietroburgo, grazie ad una borsa post-dottorale conferitagli dall’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha pubblicato studi sulla ricezione dei drammi metastasiani in Europa nei secoli XVIII-XIX e sugli esordi operistici rossiniani. Ha condotto ricerche approfondite sul melodramma a Roma nella prima metà del XIX secolo attraverso lo studio delle carte del librettista Jacopo Ferretti. L’attività nel campo della esegesi e della restituzione delle fonti musicali è attestata dalla pubblicazione delle edizioni critiche dell’opera Torvaldo e Dorliska di G. Rossini pubblicata dalla Fondazione Rossini di Pesaro e da Ricordi di Milano (2007), dell’opera La buona figliuola di Nicolò Piccinni per la casa editrice Bärenreiter (2017) e di un’aria rossiniana ritrovata Io proteggo! E questo detto per i tipi della SEdM (2019). Dirige l’Opera Omnia in edizione critica del compositore napoletano Giuseppe Giordani pubblicata presso la LIM di Lucca. Dal 2020 al 2023 è stato presidente dell’Ibimus calabrese. È membro del comitato scientifico dell’edizione nazionale delle opere di Domenico Cimarosa e della rivista Fonti Musicali Italiane. Dal 2007 insegna Tecniche di edizione musicale presso le università di Valladolid e Salamanca (Spagna) all’interno del Master in Musica Hispana. Insegna Drammaturgia musicale, Forme della poesia per musica e Bibliografia musicale presso il Conservatorio Statale di Musica “O. Respighi” di Latina.

 

Schraffl

INGRID SCHRAFFL ha condotto studi di musica (diploma di pianoforte presso il Conservatorio di Latina, 2002; laurea magistrale in pianoforte presso l’Università della musica e delle arti sceniche di Vienna, 2009) e di musicologia (laurea magistrale in musicologia presso l’Università di Vienna con la tesi Don-Giovanni-Opern im Zeitraum 1776-1787, 2006;  dottorato di ricerca in musicologia presso l’Università di Vienna con la tesi Opera buffa und Spielkultur, 2012, premiata dall’Istituto di Musicologia di Vienna). Dal 2009 al 2017 è stata ricercatrice presso l’Istituto di Musicologia dell’Università di Vienna all’interno del progetto di ricerca Opera buffa in Wien (1763-1782) diretto da Michele Calella. Dal 2015 lavora presso la Fondazione Alban Berg di Vienna. Tra le sue pubblicazioni figurano la monografia Opera buffa und Spielkultur. Eine spieltheoretische Untersuchung am Beispiel des venezianischen Repertoires des späten 18. Jahrhunderts, Wien-Köln-Weimar, Böhlau 2014, e i saggi Paisiello’s La frascatana. Dramaturgical transformations on its journey through Central Europe, «Musicologica Austriaca», 2017; Gli anni del Nationaltheater di Vienna. Un’epoca buia per l’opera buffa italiana, in Antonio Caroccia (a cura di), Commedia e musica al tramonto dell’ancien régime: Cimarosa, Paisiello e i maestri europei, Avellino, Edizioni del Conservatorio, 2018, pp. 99-112; «Ah ah, capisco il gioco». Le nozze di Figaro im Rahmen einer spieltheoretischen Betrachtung der Opera buffa, in Carola Bebermeier, Melanie Unseld (hrsg.), La cosa è scabrosa. Das Ereignis Figaro und die Wiener Opernpraxis der Mozartzeit, Wien-Köln-Weimar, Böhlau 2018, pp. 71-82; Kulturtransfer durch Bearbeitung. Galuppis Il marchese villano, eine venezianische Opera buffa am Wiener Kaiserhof, «De musica disserenda», XVI/1, 2020, pp. 73-102; Italian Opera in Vienna in the 1770s: Repertoire and Reception – Data and Facts, «Musicologica Austriaca», 2020.

 

primo piano TufanoLUCIO TUFANO si è formato negli atenei di Napoli Federico II, Pavia-Cremona e Padova ed è stato borsista dell’Istituto Italiano di Studi Storici. Attualmente è professore associato di Musicologia e Storia della musica presso il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo. Dal maggio 2018 è segretario generale della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII. La sua attività di ricerca è rivolta principalmente all’opera in musica e al Settecento; in questi ambiti si occupa di librettistica seria e comica, della tradizione scenica napoletana e dei rapporti di Mozart con i maestri italiani coevi. Si interessa inoltre di storia delle istituzioni (teatri, accademie) e della ricezione della musica antica tra XIX e XX secolo. Suoi articoli sono apparsi in riviste nazionali e internazionali. Ha pubblicato la raccolta di saggi I viaggi di Orfeo. Musiche e musicisti intorno a Ranieri Calzabigi (2012), nonché le edizioni critiche dei libretti Lucio Silla e Lucio Cornelio Silla dittatore di Giovanni De Gamerra (2013) e dell’Elogio del Jommelli di Saverio Mattei (2022).

 

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